Metodo SON-REB
L’indagine combinata sclerometro-ultrasuoni (metodo son-reb)
Combinando i due metodi non distruttivi è possibile compensare i limiti delle due metodologie, ottenendo una stima più attendibile della resistenza tramite correlazioni che mettono insieme le due misure effettuate.
Il metodo può inoltre essere calibrato per raffronto utilizzando i risultati ottenuti mediante prove di compressione su carote estratte o mediante prove di estrazione (pull–out) eseguite nella stessa zona.
Il metodo SON-REB, introdotto in Italia negli anni ’70, e raccomandato nel ’93 dalla RILEM, combina i valori di tempo misurati con la tecnica ultrasonica (volumetrica) con i valori di rimbalzo dello sclerometro (superficiale).
Il metodo SON-REB è applicabile ad ogni tipo di calcestruzzo, ma le correlazioni tra le misure effettuate mediante tecniche non distruttive e la resistenza del calcestruzzo ed essenzialmente basata su indagini effettuate su calcestruzzi della stessa composizione. Per questo motivo il metodo dovrebbe essere tarato su cubetti che dopo essere testati vengono portati a rottura per compressione.
La prova consiste quindi in una combinazione dei risultati ottenuti dalla misura dell’indice di rimbalzo delle prove sclerometriche e quelli ricavati dalle prove con apparecchiatura ultrasonica.
Combinando i due metodi non distruttivi è possibile compensare i limiti delle due metodologie, ottenendo una stima più attendibile della resistenza tramite correlazioni che mettono insieme le due misure effettuate.